Tutte le varianti di contaminanti che può trattare il Soil Washing

Il soil washing è un metodo di bonifica dei terreni contaminati che prevede il processo di separazione fisica dei contaminanti e l’estrazione di materiali pregiati. Questa tecnica può essere realizzata in loco o fuori sede.

In questo articolo verrà spiegata nei dettagli la tecnica del soil washing e si parlerà di tutte le varianti di contaminanti sottoposti a trattamento.

In cosa consiste il soil washing

Si tratta di una tecnica in cui il suolo contaminato viene rimosso e trattato in un impianto mobile. Il soil washing è una tecnica in cui i contaminanti vengono effettivamente eliminati con soluzioni di acqua, tensioattivi, biosurfattanti e solventi organici, in base al principio del trasporto attraverso le particelle fini che si trovano in una frazione di suolo.

Gli inquinanti possono essere rimossi in due modi:

  • scioglimento completo del contaminante in una soluzione di estrazione acquosa;
  • concentrazione dei contaminanti nella soluzione di estrazione e loro possibile dispersione come particelle in sospensione.

Come spiegato qui, gli impianti di soil washing sono i luoghi in cui avviene tutto questo.

A seconda del tipo di contaminante, il lavaggio avviene optando tra i seguenti fluidi estraenti:

  • Acqua: utile per inquinanti che sono facilmente solubili, tipo cloruri e solfati.
  • Acqua con tensioattivi: serve nell’evenienza in cui il terreno è contaminato da idrocarburi.
  • Solventi organici: vengono usati per rimuovere i composti che sono poco solubili in acqua, tipo gli idrocarburi.
  • Soluzioni acide: il loro utilizzo è per terreni contaminati da metalli pesanti. Queste sostanze, di solito, sono HCl, H2SO4 ed HNO3.
  • Soluzioni alcaline: si tratta di soluzioni di NaOH e Na2CO3 e vengono utilizzate per la contaminazione da cianuri.
  • Agenti complessanti: in questa categoria rientrano l’acido citrico, l’NTA e l’EDTA-acido etliendiamminotetratico e l’acetato di ammonio. Il loro utilizzo è indirizzato a terreni contaminati da metalli pesanti.

Le fasi principali del soil washing

Le fasi principali del processo di Soil Washing sono le seguenti:

  • trattamento preventivo del terreno inquinato in modo da suddividerne la granulometria;
  • trattamento di lavaggio ed estrazione degli inquinanti, i quali vengono estratti dal terreno e sottoposti a fase liquida/acquosa;
  • separazione delle fasi terreno-liquido estraente;
  • trattamento successivo del terreno.

In pratica, il terreno inquinato viene sottoposto a un processo di lavaggio, seguito da una cernita del materiale lavato in base alle dimensioni delle particelle e infine da un trattamento chimico-fisico della frazione acquosa/fangosa e dalla raccolta delle acque di lavaggio.

Se i contaminanti non sono completamente disciolti nella soluzione di estrazione, le frazioni di dimensioni maggiori (ad esempio sabbia e ghiaia) vengono separate dal limo e dall’argilla, con i contaminanti che si concentrano in queste frazioni.

Dopo il trattamento, le particelle più grandi possono essere riciclate e reinserite nella loro sede originaria. Le restanti frazioni di particelle fini sono quelle che contengono alte concentrazioni di inquinanti.

Grazie alle dimensioni e al peso ridotti, questi rifiuti possono essere riutilizzati in forni e cementifici o smaltiti definitivamente.

La tecnica di soil washing può essere usata insieme alle tecniche di estrazione con solventi, soprattutto in terreni con contaminazione mista.

In particolare, ciò si verifica quando all’uscita di un impianto di soil washing si ottiene una frazione di suolo compatibile con i metalli, ma non con gli organici, che viene poi recuperata mediante un processo di estrazione con solventi.

I casi di applicazione

La tecnica del soil washing viene impiegata quando il suolo è contaminato da idrocarburi, metalli pesanti e pesticidi. I contaminanti che può trattare sono i seguenti:

  • toluene;
  • etilbenzene;
  • policlorobifenili;
  • benzene;
  • idrocarburi clorurati;
  • oli minerali, fenoli;
  • xilene;
  • metalli pesanti;
  • diossine;
  • cianuri;
  • idrocarburi policiclici aromatici.

Il trattamento di soil washing dura mediamente da uno a tre mesi. Andranno, però, eseguite prima delle prove di verifica di fattibilità, che si basano sulle caratteristiche del suolo e sulla tipologia di contaminazione.