Certificazione Accredia per strumenti: cos’è e come funziona

Per chi si affaccia per la prima volta al mondo industriale della produzione, sicuramente sarà consapevole dell’importanza di verificare la sua funzionalità dei suoi strumenti, rivolgendosi a dei laboratori metrologici, come ci spiega Biltek, laboratorio che ha ricevuto la certificazione Accredia per strumenti.
Cominciamo dal principio.
Quando un’azienda si occupa di produzione, adotta dei macchinari specifici che hanno il compito di misurare, qualsivoglia come dimensione, peso, temperature, etc. , i materiali necessari per il processo.
Le proporzioni e, ancor di più, le tolleranze in ambito industriale sono molto serrate. Sbagliare una misurazione comporta inevitabilmente rovinare una produzione, rischiando di realizzare un bene difettoso e scatenando una serie di conseguenze.
Economiche, innanzitutto, in quanto si sprecano materie prime e il prodotto non può essere venduto o, se venduto, costringerà ad una politica di resi e rimborsi piuttosto dispendiosa.
Di reputazione, se consideriamo clienti che si ritrovano con un bene difettoso che hanno pagato e ovviamente chiederanno il rimborso e restituiranno l’acquisto, oltre a non comprare più dall’azienda nella quale hanno perso fiducia.
Insomma, in ambito industriale sbagliare le proporzioni è esponenzialmente peggiore che sbagliarle mentre si cucina in casa. La logica, però, è la medesima.
Come sapere se il proprio strumento di precisione misura correttamente lo scopriamo con la normativa a riguardo e gli interventi necessari.

La normativa sulla certificazione Accredia per gli strumenti

La normativa è stringente. Non è nota ai privati, ma per chi lavora in ambito industriale è necessario conoscerla.
Gli strumenti di precisione richiedono tre tipologie di controlli: una ex ante, una periodica e una straordinaria.
La tipologia di controllo ex ante prevede che lo strumento sia certificato prima di entrare in funzione. Questo è abbastanza scontato, chiaramente è importante sapere che funzioni correttamente fin dal principio.
La tipologia di controllo periodica, invece, si associa a controlli annuali o triennali, in base al funzionamento dello strumento, che intervengono per garantire che anche a distanza di tempo e di impiego il macchinario funzioni correttamente.
Se non si riesce a comprenderne il motivo, riportiamo la risposta di Biltek. Dopo diversi utilizzi e tempo, tutto si usura, soprattutto strumenti di calibrazione con tolleranze così ristrette.
Ecco perché la normativa dispone questa periodicità di verifiche: annuali quando lo strumento è a funzionamento automatizzato, triennali quando lo strumento è a funzionamento manuale.
Ultima tipologia di controlli è quella straordinaria, quando cioè si apportano modifiche o riparazioni allo strumento di precisione. Non è possibile, ovviamente, tipizzare questi momenti in periodi.
La normativa è severa sia nei controlli del rispetto delle verifiche sia nelle sanzioni. Infatti, qualora non si svolga una verifica nei tempi o modalità prestabilite, l’azienda subirà la messa in fermo dello strumento e una sanzione economica piuttosto salata.
Insomma, attenzione alla normativa che ha un peso specifico non indifferente.

Chi può effettuare la certificazione Accredia per strumenti

Compreso il funzionamento della certificazione per gli strumenti di precisione, è importante esplicare chi si occupa di rilasciarla.
Non c’è possibilità di sbagliarsi, oggi può effettuare e validare questi controlli solamente un laboratorio metrologico accreditato da Accredia, l’ente per l’accreditamento di laboratori e centri taratura.
Un ente accreditato Accredia risponde ad un numero specifico, cioè Centro Lat N. xy. Dunque, ogni centro ha un suo numero di accreditamento, un codice che certifica la sua esistenza e rende valide poi le certificazioni accredia rilasciate.
Per cui ciò che accade è che un’azienda si rivolge ad un Centro Lat per operazioni di verificazione o taratura e riceve, al termine delle stesse, una certificazione valida per il proprio strumento.
Diffidare da chi non è accreditato.
Infatti, rivolgersi ad un laboratorio non accreditato, rende vano in sede di controllo il processo di verificazione, in quanto il certificato rilasciato da questo laboratorio non assume valore agli occhi della normativa. La sanzione sarà identica e coinciderà con la messa in fermo dello strumento.
Oggi è importante anche sottolineare come non esistano laboratori non accreditati o sia un fenomeno molto raro e assimilabile a truffe e frodi. Abbiamo però voluto sottolineare la fattispecie, così da rendere chiaro il motivo per cui affidarsi ad un vero e proprio laboratorio metrologico.