Quali sono le cause dei tarli nel legno e come risolverle

I tarli sono piccoli insetti che, prima o poi, tutti conosciamo senza rendercene conto. Questi coleotteri di dimensioni davvero minuscole sono responsabili dei danni più comuni dei mobili antichi, specialmente quelli che hanno sofferto condizioni di umidità. Il loro nutrimento principale è la cellulosa e, al di fuori delle zone abitate, possiamo trovarli solitamente sui tronchi vecchi, oppure parti di alberi cadute e ricoperte da muschio. Quali sono però le cause per cui questi ospiti davvero scortesi si insediano nella nostra mobilia? Quale è la risposta al come eliminare i tarli dai mobili? Vediamolo insieme.

I pericoli dei tarli: non solo il legno

Se in natura i tarli sono davvero utili, all’interno di un’abitazione rappresentano un rischio per l’abitabilità a lungo termine dell’edificio. Oltre al legno, infatti, i tarli possono attaccare infissi, pavimenti, qualsiasi parte lignea e persino le travi del tetto, con le ovvie conseguenze disastrose. La causa principale di comparsa dei tarli è l’umidità. Non un ambiente freddo e bagnato, ma piuttosto una calda stanza adiacente, magari, ad angoli molto umidi. Il fatto che si presentino nei mobili più vecchi è proprio un sintomo del fatto che il legno, con il tempo, assorbe parte dell’umidità nell’aria, diventando un ottimo pasto per i tarli e, specialmente, per le larve, che sono in realtà la principale causa dei danni più seri al legno. Prima di capire come togliere i tarli dai mobili, però, dobbiamo chiarire che la tempestività è fondamentale per fermare un’invasione e preservare mobili e parti lignee della casa. Tuttavia è anche vero che se troviamo un mobile “bucherellato” il ciclo riproduttivo dei tarli potrebbe essere stato già fermato da tempo e ciò che vediamo è un semplice lascito di un’invasione precedente. Se non è presente “rosume” o segatura che fuoriesce, possiamo stare tranquilli: il legno è fuori pericolo. Una piccola distinzione va inoltre fatta sul termine tarli e tarme: non parleremo di come eliminare le tarme dai mobili, in quanto quest’ultime si cibano esclusivamente di tessuti, mentre i tarli sono appunto affamati di legno. Spesso le due cose si confondono e, con la confusione, arrivano anche danni accidentali e tentativi di risolvere la situazione infruttuosi. Iniziamo dalla base: sotto un tasso di umidità del 50%, qualsiasi tarlo muore, in quanto non ci sono le condizioni climatiche per sopravvivere. Tuttavia, se vi è del vapore acqueo o un fungo a “proteggere” questi piccoli insetti, non basterà deumidificare la stanza, ma occorrerà procedere con la disinfestazione del mobile. Una volta sistemata la temperatura e le condizioni climatiche, però, occorre utilizzare prodotti specifici per la rimozione dei tarli.

Cosa usare per rimuovere i tarli dal legno

Se il mobile è di valore, evitiamo prodotti aggressivi, che andranno forse a sistemare il problema ma a danneggiare irreparabilmente l’aspetto del legno, i cui piccoli fori possono essere facilmente riparati, a differenza di problemi più gravi. L’unico metodo sicuro è, infatti, congelare il pezzo di legno se possibile, per 72 ore, all’interno di un sacchetto. Se le dimensioni non lo permettono, allora sarà il caso di passare al calore, al sottovuoto, oppure ai prodotti chimici. Ci si può certamente rivolgere agli specialisti della disinfestazione che spesso utilizzeranno sostanze specifiche, come ad esempio l’Antitarlo Complet, con metodi certamente efficaci, ma che se svolti in casa potrebbero risultare causare qualche disagio. Il principio alla base è la permetrina che oltre a eliminare i tarli è anche un fungicida.

Come eliminare i tarli dai mobili?

Una volta applicato il prodotto, il legno interessato va “fasciato”, con un po’ di pellicola trasparente. Vale la pena menzionare che si dovrà sacrificare una stanza della casa per qualche giornata, in quanto i prodotti chimici antitarlo sono davvero tossici per gli umani e tendono a creare molti fastidi respiratori. Meglio infatti indossare sempre un paio di guanti e anche una mascherina per maneggiare certe sostanze. I prodotti esistono sotto forma di spray, oppure anche come schiume e persino liquidi da applicare con un pennello. Per i mobili più antichi, per prevenirne la ricomparsa, va bene l’utilizzo una volta l’anno, applicando un impregnante a fine del procedimento.