Modello 730 la guida completa
Per Modello 730 si intende un modulo fiscale dedicato alla dichiarazione dei redditi, e alla cui compilazione sono tenuti i lavoratori dipendenti ed ...

Per Modello 730 si intende un modulo fiscale dedicato alla dichiarazione dei redditi, e alla cui compilazione sono tenuti i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

Il Modello 730 è arrivato in Italia nel 1993, come sostituzione del 740 semplificato.

L’introduzione del 730 aveva lo scopo di portare vantaggi e più semplicità per coloro che fossero chiamati alla dichiarazione dei redditi, in quanto ora il contribuente non deve eseguire nessun calcolo, e può ottenere il rimborso dell’imposta più velocemente, in busta paga o nella pensione.

In questo articolo analizzeremo qual è la funzione del 730, chi lo deve presentare ed entro quali scadenze, che cos’è il 730 precompilato e altre informazioni utili per capire meglio questo importante modulo fiscale.

Modello 730: chi lo deve presentare e chi è esonerato

Il modello 730 serve a dichiarare il proprio reddito complessivo alla Stato, facendo presente anche la propria situazione familiare e recuperando qualcosa delle detrazioni d’imposta.

In linea di massima, abbiamo detto che devono presentare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

Tuttavia vi sono anche dei casi di esonero.

L’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi viene meno nel momento in cui la presentazione della dichiarazione non comporterebbe il pagamento di alcuna imposta: o perché trattenute dal sostituto, o perché tassate alla fonte, ovvero perché esenti.

Di anno in anno l’Agenzia delle Entrate dispone chi debba presentare la dichiarazione dei redditi con modello 730 precompilato o ordinario anche senza sostituto d’imposta, ed essi sono:

  • i lavoratori dipendenti ed i pensionati (anche i lavoratori italiani che operano all’estero e che percepiscono un reddito convenzionale stabilito ogni anno con decreto ministeriale);
  • le persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente;
  • i sacerdoti della Chiesa cattolica;
  • i soci di cooperative agricole, di servizi e produzione e lavoro;
  • coloro che svolgono lavori socialmente utili;
  • personale scolastico con contratto a tempo determinato;
  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato che duri meno di un anno;
  • i produttori agricoli che sono esonerati dal presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta;
  • i lavoratori che abbiano redditi di collaborazione coordinata e continuativa.

Detti soggetti devono presentare il modello 730 presso un Caf o da un professionista abilitato.

Vediamo adesso coloro che sono esonerati dalla presentazione del modello 730; sono chi possiede:

  • redditi di ogni tipo, tranne quelli per i quali si devono tenere obbligatoriamente le scritture contabili, per un importo massimo di 3mila euro;
  • reddito di lavoro dipendente/pensione corrisposto da sostituto d’imposta che effettua la ritenuta d’acconto;
  • redditi complessivi, al netto di quelli dell’abitazione principale e pertinenze, minori o uguali a 7.500 euro nei quali concorre il reddito di lavoro dipendente di durata non minore di 365 giorni e senza ritenute;
  • redditi complessivi, al netto di quelli dell’abitazione principale e pertinenze, minori o uguali a 7.000 euro nel quale concorre il reddito da pensione di durata non minore di 365 giorni e senza ritenute.

E altri casi minori che possono essere controllati e aggiornati sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per che redditi si usa il Modello 730

Oggi come oggi è possibile utilizzare il Modello 703 per la dichiarazione dei seguenti redditi:

  • Redditi di lavoro dipendente;
  • Redditi di terreni e di fabbricati;
  • Redditi assimilati a quelli del lavoro dipendente;
  • Redditi di capitale;
  • Redditi di lavoro autonomo (se non è richiesta partita IVA);
  • Altre tipologie di redditi;
  • Alcuni dei redditi che sono suscettibili di tassazione separata.

Modello 730 Precompilato

A partire dal 2016, il Governo ha anche predisposto un modello 730 parzialmente compilato sulla base dei dati noti al Fisco. A partire dal 2017 nel modello 730 precompilato sono inserite anche le spese sanitarie note.

Il 730 precompilato è una possibilità di snellire la procedura della dichiarazione dei redditi: infatti il dipendente o pensionato, una volta ottenuto il modello 730 precompilato, può accettarlo così com’è (ovviamente dopo aver controllato che i dati a disposizione del Fisco siano corretti) e al bisogno può integrarlo, prima di inviarlo all’Agenzia delle Entrate.

Il contribuente può sempre, se lo preferisce, utilizzare il modello 730 ordinario e compilarlo in maniera autonoma.

Il modello 730 precompilato contiene una serie di informazioni sul reddito:

  • i dati della Certificazione Unica che viene consegnata al pensionato ed al dipendente dal sostituto d’imposta e contenenti i redditi da lavoro dipendente o da pensione, ritenute Irpef e addizionale regionale/comunale, i redditi da lavoro autonomo occasionale e tutti i dati dei familiari a carico del contribuente;
  • le spese sanitarie, universitarie, funebri e i relativi rimborsi;
  • gli interessi passivi su mutui, i contributi previdenziali, i premi assicurativi;
  • dati della dichiarazione dei redditi dell’anno precedente;
  • i bonifici sguardo alle spese per il recupero del patrimonio edilizio, la riqualificazione energetica e via dicendo, a seconda delle disposizioni di legge;
  • altri dati in possesso dell’Anagrafe Tributaria e rilevanti ai fini della dichiarazione dei redditi.

Nel 730 precompilato non vengono inserite le informazioni che l’Agenzia delle Entrate ritiene incomplete oppure incoerenti.

Una volta visualizzato il modello 730 precompilato, il contribuente può:

  • accettare il modello 730 così come precompilato e inviarlo senza modifiche;
  • modificare il modello ed inviarlo;
  • non usare il modello 730 precompilato ed inviare la dichiarazione tradizionale, o scegliere di rivolgersi ad un professionista abilitato.

Bisogna sapere che, se si accetta il 730 precompilato senza apportare modifiche, non ci saranno ulteriori controlli sui dati e sui documenti che attestano le spese, dato che sono forniti dalla stessa Agenzia delle Entrate.

Cosa fare in caso di errori di compilazione nel 730

Se hai inviato il modello 730 per la dichiarazione dei redditi e ti sei reso conto solo dopo di aver commesso alcuni errori nella compilazione dei dati, è possibile procedere alla correzione di questi errori attraverso alla dichiarazione integrativa del 730.

Innanzitutto bisogna procedere all’annullamento della dichiarazione erronea, e quindi inviare quella integrativa.

La dichiarazione integrativa del 730 è una dichiarazione che si invia dopo il modulo originario con l’obbiettivo di integrare omissioni, errori, dimenticanze fatte nella dichiarazione dei redditi.

La correzione può essere effettuata anche dai Caf o da un professionista e il diritto di poter correggere la dichiarazione dei redditi è riconosciuto anche dalla legge (DM Finanze n. 164/1999, art.14.), purché entro i termini temporali previsti di anno in anno, comunque in genere entro pochi giorni.

Modello 730: possibili sanzioni

Nella compilazione del modello 730 si può incorrere in sanzioni in caso di omissioni, dichiarazioni di redditi inferiori ed altre ipotesi.

Si può incorrere nel caso dell’omissione di dati o di dati incompleti, o ancora in caso di tardiva o errata trasmissione di dati si rischia una sanzione di 100 euro per ogni comunicazione, con tetto massimo di 50mila euro.

In caso di invio dei dati corretti, ma in ritardo, entro 60 giorni, la sanzione viene ridotta ad un terzo.